Anche questo villino è tra i più antichi di Cave, costruito tra il 1920 e il 1922, da Bernardino Mattei, è tra i pochi che ancora oggi, mantiene il suo parco, e si presenta, nella riservatezza del suo verde, proprio nel centro della città.
Molti sono gli elementi e le decorazioni Libery, che caratterizzano l'edificio; è ben evidente, la cornice in sommità, dalle linee fitomorfe e molto eleganti, nel sottotetto sono inoltre conservate in ottimo stato i cuscini floreali in gesso, incassati nella struttura del tetto, di cui si conserva ancora la matrice in legno. Il lavoro di queste decorazioni si deve a Gaetano Mattei, ebanista e artigiano molto attivo a Cave e nella Capitale.
Il villino si trova proprio all'inizio di via Giuseppe della Rovere, fu costruito già prima del 1920, da Bernardino Mattei e affacciava elegantemente sul viale della Cona, con il fronte principale verso la stazione
Alla semplicità della costruzione, risponde un apparato decorativo interessante, dalle linee geometriche e squadrate, di grande effetto ed eleganza. Le cornici in stucco bianco delle finestre, risaltano sul caldo ocra dell'intonaco, e si ripetono costanti, ma differenziate tra i vari piani. Queste presentano particolari decorazioni a rilievo ottenute con l'elaborazione di forme geometriche, il marcapiano tra primo e secondo piano, pone in risalto il balcone del prospetto principale in origine visibile dalla strada. Il sottotetto è decorato da una elaborata struttura lignea che crea l'effetto di una cornice a rilievo a coronamento del villino.
Prende il nome della signora Celeste Polverini, che ne era la proprietaria, e che insieme al consorte, Dott. Commendatore Roberto Dodi, fecero realizzare questa residenza attorno al 1910.
Sorgeva in un'area che allora era ancora campagna, su un pendio che scendeva verso la valle detta del "Potano".
La residenza è caratterizzata da molti elementi decorativi che rispecchiano la sensibilità dell'epoca. L'inserimento nel verde, l'essere un tutt'uno con la campagna, è il carattere principale del villino e tutti gli altri aspetti decorativi e architettonici sono un richiamo continuo alla natura. Le decorazioni angolari trattate a volute ne sono un esempio, così come le cornici intorno alle finestre. L'elemento architettonico più caratterizzante è la piccola loggia sul fronte interno. Una struttura di grande originalità e bellezza, con una funzione di raccordo, tra la campagna e la casa. In passato, erano presenti, delle tende mobili, che creavano un movimento di volume e colore.